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RACCHETTE AI PIEDI LUNGO LA VALMALENCO


Foto Benini - Chiareggio con la neve   

   Con vasti comprensori e localit rinomate, la provincia di Sondrio ben nota agli appassionati dello sci classico, quello da discesa. Eppure, nel suo intreccio di valli e guglie innevate si nascondono angoli meno noti e scorci inattesi, da esplorare lentamente, non fondandosi a tutta velocit lungo i pendii ma godendo del paesaggio spolverato di bianco passo dopo passo, con ai piedi le racchette da neve o gli sci da fondo. 
Come in Valmalenco, per esempio. L dove, in prossimit del capoluogo, Chiesa Valmalenco si apre a forbice nella Val Lanterna a destra e nella Val Chiareggio a sinistra: scenari tranquilli e praticamente inviolati invitano a passeggiate rigeneranti. Per chi ama affondare le racchette nella coltre soffice, il suggerimento di intraprendere litinerario che da Chiareggio (1612 metri) conduce al rifugio Tartaglione (1780 metri) lungo lo storico tracciato del Muretto.


Foto Benini - Pizzo Scalino     

   Racchette ai piedi si parte dunque dallabitato di Chiareggio, antico borgo pressoch immutato ai piedi del ghiacciaio del monte Disgrazia, dove nel XVII secolo usavano sostare e rifocillarsi carovane e viandanti impegnati nei traffici commerciali con la Svizzera. Movendosi lungo la via che conduce al passo del Muretto si raggiunge Pian del Lupo, che deve il suo nome non alla fiera dei boschi ma alla storpiatura di loppa, termine con cui si indicava il materiale di scarto dei forni in cui veniva fuso il ferro. In Valmalenco la neve con il suo manto ingentilisce in questa stagione il paesaggio di grezze scaglie rocciose, lasciate in eredit dallescavazione del suolo generoso di materia prima per le piode che ricoprono i tetti tipici di queste e di altre valli.
    Superato il torrente, ci si inoltra nella pineta fino a scorgere lantico pascolo ormai perduto di Forbesina con le sue baite e la vista magnifica sulla Val Sissone e sulle pareti lucenti del Disgrazia. Lungo la mulattiera si sale fino allalpe Laresin (1704 metri) e un ultima strappo oltre il dosso conduce al rifugio meta dellescursione, che negli Anni 50 ospitava la Scuola Nazionale di Alta Montagna Agostino Parravicini di Milano.

Per informazioni: Chalet Tana del Grillo di Chiareggio, Tel. 0342/45.22.12.  

Foto Benini - Lago Pal

 

 

Sci di fondo al lago Pal
   Chi invece preferisce pattinare sugli sci, in Valmalenco trova piste da fondo naturali cos come anelli agonistici. Si trovano qui, infatti, il percorso naturalistico che conduce al lago Pal, i circuiti di San Giuseppe (con la Scuola Sci di Fondo Valmalenco), lanello di allenamento di Caspoggio e quello di fondo di Lanzada. Lo scenario, bellissimo, quello dellanfiteatro formato da Bernina, Pal, Scalino e Disgrazia.  

 

 

Foto Benini

 

Dalla Val S. Giacomo al Passo dello Spluga
    Se ci si sposta non di molto, un altro itinerario di fascino attende i racchettisti in Val San Giacomo, valle compresa nella Valchiavenna, con naturale conclusione al passo dello Spluga, oltre Campodolcino.
   Questo solco tra i monti detto anche Val di Gist, con probabile riferimento al fatto che in tempi antichi (nel 500 sotto i Grigioni) ottenne ulteriori privilegi oltre quelli gi concessi dai Visconti. Tra questi lamministrazione della giustizia, da cui presumibilmente lappellativo di Val di Gist, detta anche dei grapt, perch la popolazione nel secolo scorso, terminati i grandi transiti e gli introiti che questi comportavano, si scopr abile nel produrre grappe assai gradite e ricercate. La localit in questione, adagiata in una verde, ora candida piana Gualdera: una manciata di case sparpagliate allorlo del bosco. La si raggiunge da Fraciscio, frazione di Campodolcino che diede i natali al beato don Guanella.    
    Gi da qui si scorgono in lontananza, mimetizzate da macchie di conifere, le caratteristiche case di pietra aggrappate alla dorsale panoramica. Punto di riferimento pu essere lalbergo Miramonti (tel. 0343/50.198), al limitare dellabitato. Da qui parte la passeggiata, in compagnia solo della natura spolverata di bianco e del silenzio.
   Da queste parti non ci sono impianti e del turismo sciistico pi chiassoso non giunge nemmeno leco. Destinazione sono gli alpeggi di Motto di Bindeno (1786 metri), raggiungibili affrontando una salita tra larici e abeti. I panorami che si guadagnano lungo il percorso, inutile dirlo, ripagano della fatica.  

SKI-AREA SONDRIO

    Ampia in provincia di Sondrio la scelta di piste, per tutti i gusti e le gambe, riservate a discesisti classici cos come snowbordisti, fondisti, scialpinisti e comunque ai pionieri delle sempre nuove discipline bianche. Impianti e piste ad alto livello per lo sci da discesa e begli itinerari di scialpinismo sono i punti di forza dellofferta bianca dellAlta Valtellina (info: 0342/90.14.51), le cui localit pi rinomate sono Bormio, Livigno, Santa Caterina Valfurva e il sempre innevato Stelvio, che da solo rappresenta la pi importante ski-area europea per lo sci estivo. Da non dimenticare, la possibilit di sconfinare sci ai piedi e con lo stesso skipass nella vicina Svizzera. Dello stesso comprensorio fanno parte anche le piste di Valdidentro.
    Area a s costituiscono invece Aprica e Teglio (info: 0342/74.64.63 oppure 0342/74.73.95 e 0342/78.01.04). Nei dintorni di Aprica suggestivo il tracciato di fondo ricavato nella riserva naturale di Pian di Gembro.
   Scenografie particolarmente adatte a esser perlustrate pattinando sugli sci sono anche quelle della Valmalenco (info: 0342/45.12.84), dove tra Caspoggio, S. Giuseppe, Chiareggio, Lago Pal e Lanzada il fondo a farla da padrone. Paradiso per gli appassionati del monosci invece la Valgerola (info:0342/69.00.13), nota anche come Snowboard Valley. Alla ski-area Valchiavenna (info:0343/50.073) fanno capo Medesimo, Campodolcino e Motta: il vasto e attrezzato comprensorio ora raggiungibile in soli tre minuti proprio da Campodolcino grazie allo sky-express.

Informazioni generali: Apt Valtellina, tel. 0342/51.25.00.

valmalencofree.com Tratto da "La rivista della MONTAGNA di LOMBARDIA"
Collegio Guide Alpine della Lombardia
Direttore Responsabile: Ettore Togni
Redazione: Giorgio Cann
Hanno Collaborato: Gianna Martinoli

Federica Zanin